La salute nel bicchiere
Dal dizionario: SALUTE: “condizione di benessere fisica e psichica dovuta ad uno stato di perfetta funzionalità dell’organismo”:
CASO 1° IL RISCHIO DIABETE
Sorprendenti i risultati di un grande studio americano: il rischio “malattia diabete” è significativamente più basso nei consumatori abituali e moderati di vino.
Il diabete di tipo due è quello che insorge nella seconda metà della vita.
La frequenza della malattia è in forte aumento salendo al settimo posto tra le cause di morte sopra i 45 anni.
L’Italia conta 3,5 milioni di ammalati.
I medici del Nord America hanno sviluppato un ampio studio sui loro dati personali.
Analizzando 21.000 medici astemi si sono sviluppati, nel corso di 12 anni, 766 casi di diabete di tipo due, mentre il rischio della malattia è dimezzato nei medici che avevano assunto abitualmente 3 bicchieri di vino al giorno.
Molte indagini hanno già indicato un maggiore rischio di morte da malattie delle coronarie nell’astemio rispetto al bevitore moderato, indipendentemente dall’età, dal fumo, dal soprappeso, dall’attività fisica e dalla storia familiare del diabete.
CASO 2° IL VINO ANTICOLESTEROLO.
Fra i numerosi nomi di farmaci prescritti per abbassare lipidi e colesterolo nel sangue trovo anche il nome di una molecola presente nel vino: RESVERATROLO.
Già consumando due, tre bicchieri di vino rosso al giorno (attualissime ricerche estendono tale potere anche al bianco) è possibile un’azione di prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Per quanto riguarda l’alimentazione, il consiglio è di privilegiare il consumo di frutta, verdura, carboidrati e pesce, vale a dire dieta mediterranea la quale comprende anche il consumo di olio di oliva e di vino.
Proprio questi due alimenti hanno dimostrato, sia sperimentalmente, sia sull’uomo, una notevole azione protettiva riducendo significativamente l’ossidazione del colesterolo LDL, che è particolarmente dannoso quando è ossidato.
La scienza medica ha ufficialmente dichiarato che possiamo bere tranquillamente tre, quattro bicchieri di vino al giorno allontanando così i rischi di cardiopatie, arteriosclerosi, trombosi e quant’altro ad essi collegato.
L’effetto benefico si sviluppa in due punti: riduzione del colesterolo cattivo e aumento di quello buono (lo spazzino delle arterie); inoltre è certo il suo potere antitrombotico e antipiastrinico che lascia, cioè, il sangue più fluido.
CONCLUSIONI
Sono giunta al termine di questa piccola ricerca che probabilmente verrà ulteriormente sviluppata nei prossimi numeri.
Mi piace ricordare un detto popolare che fin da bambina mio nonno mi ripeteva consentendomi di finire quell’ultima goccia di vino rimastagli nel bicchiere: “bev, bev che ut fa ben”! “ll vino fa buon sangue”! E mai come adesso si rivela una profezia!
Tamara